Che cosa è lo Smart Working?

Andiamo prima di tutto a capire cosa è lo Smart Working (lavoro agile).

L’Osservatorio del Politecnico di Milano definisce lo Smart Working: ”una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati”.

Cosa è lo Smart Working

Vediamo anche la definizione che ne da il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: «lo Smart Working (o Lavoro Agile) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività».

Per comprendere meglio cosa è lo Smart Working, rendiamo queste due definizioni più semplici.

Possiamo affermare che lo Smart Working è una nuova modalità nel rapporto lavorativo, che consente di essere liberi da vincoli di orari e di spazi prefissati.

Tutto ciò a beneficio del lavoratore, che ha la possibilità di gestire più agevolmente i suoi impegni giornalieri, conciliando il lavoro con la vita privata.

Perché lo Smart Working conviene alle aziende…
L'importanza del digital marketing per le aziende

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L’adattamento allo Smart Working a causa del Coronavirus

Dal 21 febbraio il Coronavirus ha varcato i confini del nostro paese e lo Smart Working (lavoro agile) è diventata la misura adottata da moltissime realtà italiane per cercare di ridurre al minimo le possibilità di contagio con responsabilità sociale, pur portando avanti le proprie attività.

Anche nella Pubblica Amministrazione, il Governo ha emanato un decreto legge che incentiva e agevola l’accesso allo Smart Working.

Oggetto del decreto: una spinta sul Lavoro Agile in favore del personale e sul lavoro flessibile con un occhio di riguardo per i dipendenti delle PA affetti da patologie pregresse, che usano i trasporti pubblici o che hanno carichi familiari ulteriori connessi alle chiusure di asili e scuole dell’infanzia.

Smart Working: perché conviene alle aziende (e non solo)

Lo Smart Working, in estrema sintesi, è una nuova dimensione del lavoro che, da un lato favorisce la produttività individuale e la continuità operativa dell’utente (e quindi del business), e, dall’altro, permette una significativa flessibilità rispetto al posto di lavoro.

Una della principali caratteristiche dello Smart Working è il forte cambiamento culturale, necessario per superare i modelli di organizzazione del lavoro tradizionali.

Cosa è lo smart working

Lo Smart Working restituirà alle persone una maggiore flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari di lavoro e degli strumenti da utilizzare per svolgere le proprie attività lavorative.

Questo significa creare organizzazioni più flessibili, introdurre approcci di empowerment, delega e responsabilizzazione delle persone sui risultati, favorire la crescita dei talenti e l’innovazione.

Smart Working: benefici per imprese, lavoratori e ambiente

Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, lo Smart Working può produrre un incremento di produttività pari a circa il 15% per lavoratore.

Se pensiamo all’intero Paese: considerando che il lavoratori che potrebbero fare Smart Working sono almeno 5 milioni, e che gli Smart Worker ad oggi sono 305 mila, l’effetto dell’incremento della produttività media in Italia si può stimare intorno ai 13,7 miliardi di euro.

Per i lavoratori, anche una sola giornata a settimana di remote working può far risparmiare in media 40 ore all’anno di spostamenti.

Questo, per l’ambiente, determina una riduzione di emissioni pari a 135 kg di CO2 all’anno.

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